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Un grido nel silenzio: il grido di tutti quei giovani - ragazzi e adolescenti - che soffrono e la cui sofferenza si declina attraverso le modalità più imprevedibili. Coloro che vorrebbero gridare la loro rabbia, il loro dolore, ma che il più delle volte non ne hanno la forza o si sono convinti che il loro grido cadrebbe nel silenzio, inascoltato. Costoro sono i giovani che scelgono di non soffrire più preferendo "scappare" attraverso una modalità drammatica, in una parola morire, suicidarsi. Il saggio raccoglie studi e ricerche - a partire dal Simposio internazionale organizzato dal Crisis Center dell'Associazione L'amico Charly ONLUS - su un tema che, in questi anni, si è arricchito di voci sempre più rilevanti del mondo scientifico e clinico che si occupano del tema del suicidio e dei comportamenti autolesivi nel mondo giovanile, in forte aumento in Italia e non solo. Tali comportamenti manifestano un incremento importante anche nella fascia d'età della seconda infanzia e richiedono un'analisi dettagliata delle cause (psicopatologiche, educative, sociali) per cercare di evidenziare come il gesto sia anticipato da segnali di rischio per lo più non intercettati.